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Salute
Normale! Per il progredire dei naturali fenomeni di invecchiamento, a 50 anni cambia il corpo della donna, così come quello dell’uomo. Per questo è fondamentale effettuare controlli ed esami di routine. Perché la strategia più efficace contro molte patologie inizia proprio dalla cultura della prevenzione. di Stefania Antonetti “Prevenire è meglio che curare”. Una delle massime più sagge applicabili alla salute. La prevenzione è importante a qualsiasi età, ma, una volta superata la soglia dei 50 anni, diventa essenziale. Sottoporsi a controlli periodici riduce infatti il rischio di insorgenza di molte patologie e permette una diagnosi precoce estremamente utile. A cui si dovrebbe aggiungere la pratica di un’attiva sportiva, uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta.
Per stare bene ed evitare di dover correre ai ripari quando magari è tardi, c’è il check up medico, fondamentale strumento di prevenzione, soprattutto superati i 50 anni. Ed è sbagliato non ritenere necessario sottoporsi a esami di controllo periodici ed esami di routine particolari e mirati. La prevenzione è indiscutibilmente la chiave per tutelare la propria salute, individuare per tempo l’eventuale presenza di patologie e attuare le strategie migliori per curarle o rallentarne la progressione.
Il termine indica un iter di esami e test diagnostici, che permettono di valutare in modo approfondito lo stato di salute generale di una persona, che, complice l’età o il sesso, è a rischio di determinate patologie o alterazioni delle normali funzioni fisiologiche dell’organismo. I check up medici comprendono quindi esami di ogni tipologia e complessità e vengono eseguiti su indicazione di un medico. Per gestire meglio tali controlli è possibile accedere anche a piani di salute dedicati disponibili attraverso polizze assicurative, centro analisi o farmacie.
La prevenzione e il controllo delle malattie rientrano infatti tra gli obiettivi di salute promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che indica tra i metodi di prevenzione più efficaci, la verifica periodica del proprio stato di salute attraverso gli esami di laboratorio. Lo stesso Ministero della Salute ha messo a disposizione un vero e proprio “Calendario della Prevenzione”, liberamente e facilmente consultabile dal proprio sito web, efficace nell’evidenziare a quali esami sia auspicabile sottoporsi, relativamente a età e sesso.
Anche per lui l’arrivo dei 50 anni è il momento perfetto per iniziare a prendersi cura della propria salute in maniera più attenta e premurosa. Purtroppo, la popolazione maschile, risulta invece quella più restia a sottoporsi ai test preventivi e agli esami diagnostici da effettuare in via precauzionale. Secondo la stessa OMS nell’area europea gli uomini hanno spesso cattive abitudini, tra cui quella di non sottoporsi a test diagnostici con frequenza regolare. Pare infatti che per ogni uomo che effettua visite di controllo siano circa 30 le donne a prenotare esami preventivi di routine.
Controlli del sistema cardio-circolatorio. Comincia a essere un’età in cui il controllo del cuore è fondamentale. Per stare sicuri occorrono degli esami del sangue, il controllo della pressione e un elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo. È importante capire i livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Controllo della tiroide. Un esame importante perché, dopo i 50 anni possono insorgere disturbi della funzione tiroidea (ipotiroidismo o ipertiroidismo) tali da causare sintomi come stanchezza, aumento o perdita di peso, tachicardia e ansia. Controllo della pressione arteriosa. Una misurazione semplice, ma fondamentale per monitorare il livello di pressione esercitato dal sangue sulle pareti delle arterie. Una pressione arteriosa troppo alta (ipertensione) o troppo bassa (ipotensione) potrebbe significare problemi al cuore, ai reni, al cervello o ad altri organi. Dosaggio del colesterolo e dei trigliceridi. Questi due lipidi sono essenziali per il buon funzionamento dell’organismo, ma se presenti in eccesso possono accumularsi alle pareti delle arterie e formare delle placche che ostacolano il flusso sanguigno, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari soprattutto dopo i 50 anni. È consigliato tenere tali valori sotto controllo e adottare uno stile di vita sano. Esami ematochimici. Tra i più comuni ci sono gli esami dei trigliceridi. I livelli di trigliceridi nel sangue contribuiscono a decifrare il rischio di malattie cardiovascolari, come ictus, infarto del miocardio, aterosclerosi e coronaropatia. Gli esami del colesterolo servono invece a quantificare il livello di “colesterolo buono” (o HDL) e di “colesterolo cattivo” (LDL) in un’ottica di rischio cardiovascolare. Ricerca del sangue occulto nelle feci. La verifica della presenza di tracce di sangue non visibili a occhio nudo nelle feci assieme alla rettosigmoidoscopia e alla colonscopia, sono tre indagini finalizzate alla diagnosi precoce del tumore al colon-retto, uno dei più frequenti dopo i 50 anni. Gastroscopia. È l’esame che permette di esaminare lo stato di salute del tratto digestivo superiore (esofago, stomaco e duodeno) indicata dopo i 50 anni in caso di sintomi come bruciore di stomaco, nausea, vomito e perdita di peso. Visita oculistica e dell’udito. Un controllo oculistico serve a individuare patologie oculari tipiche dell’età adulta, come presbiopia, cataratta e degenerazione maculare senile mentre la visita otorinolaringoiatrica indaga sulle capacità acustiche del paziente, evidenziando un’eventuale calo dell’udito dovuto all’età.
Specificatamente per le donne che in questo periodo della vita subiscono moltissimi cambiamenti, tra cui l’arrivo della menopausa, in aggiunta sono consigliabili esami come la: MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) che serve per controllare la densità minerale ossea e individuare la presenza di osteoporosi; una visita ginecologica che comprende pap test, esame del seno ed ecografia pelvica; la mammografia strumento importante per rilevare eventuali anomalie e diagnosticare precocemente un possibile tumore al seno e non ultimo il dosaggio degli ormoni, utile per identificare l’ingresso nel periodo della menopausa.
Anche agli uomini, dopo i 50 anni, vengono consigliati ulteriori esami utili per monitorare il proprio stato di salute. è fondamentale sottoporsi a una visita urologica, che comprende esami come l’esplorazione rettale e il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico), utili a valutare lo stato di salute della prostata e a prevenire il rischio di tumore. È consigliato inoltre prenotare un appuntamento dall’andrologo, il che permetterà di tenere sotto controllo la salute generale dell’apparato genitale e un’ecografia peniena con doppler dei vasi sanguigni.