Non perdiamo la memoria

Ha la forma di un cavalluccio marino la struttura cerebrale che è responsabile della nostra memoria. Si tratta dell’ippocampo, situato nel lobo temporale, e si chiama così proprio per la sua forma ed è lì che si generano nuovi neuroni per tutta la vita dell’individuo.

Un recente studio ha condotto a capirne qualcosa di più e cioè che per sopravvivere e funzionare correttamente i neuroni di nuova formazione devono competere con quelli vecchi. Pare che il meccanismo sia competitivo e cioè che a mano a mano che il cervello matura, le connessioni tra i neuroni più vecchi diventino più forti, più numerose più ramificate, rendendo difficoltosa l’integrazione di nuovi neuroni. La neuro genesi, formazione di nuovi neuroni a partire da cellule staminali, d’altro canto, con il passare del tempo diventa meno produttiva. E’ per questo che il cervello che invecchia diventa sempre meno efficiente nel mantenere separati i ricordi e sempre meno affidabile nel recuperarli.

Un’altra struttura cerebrale coinvolta nel prezioso meccanismo della memoria ha la forma di mandorla. E’ responsabile della “scelta” fra le sue diverse decine di migliaia di neuroni di quelli destinati a far riemergere un ricordo particolare e a stabilire le relazioni tra i vari ricordi. Si tratta dell’amigdala, situata nel sistema libico. Questa funziona come un’archivio della memoria emozionale ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi. Mentre l’ippocampo ci fa ricordare i fatti così come sono, netti e schietti, l’amigdala li riveste delle emozioni. Ad esempio, l’ippocampo è fondamentale per riconoscere in un volto quello di una persona che non vedevamo da tempo, ma è l’amigdala che ci fa ricordare che, a causa del suo comportamento ci era proprio antipatica.

Confusione in testa, mente annebbiata, difficoltà a concentrarsi, scarsa lucidità mentale sono sensazioni disagevoli con le quali tutti, almeno una volta nella vita, sci siamo confrontati. Le cause sono attribuibili alle disfunzioni neuronali dell’ippocampo e dell’amigdala e sono interconnesse non solo all’età, ma anche alla sfera emozionale, alla stanchezza e allo stress. Quando la confusione mentale dura da qualche giorno ed è accompagnata da vari sintomi come ansia, vertigini e perdita di memoria a breve termine è consigliabili un approfondimento medico con esame obiettivo neurologico.

Nella maggior parte dei casi questi disturbi si possono attribuire ad un eccesso di stanchezza o a momenti depressivi. Tra le principali cause della stanchezza mentale possiamo contare stress da iperattività che è causato dai ritmi frenetici di vita per affrontare gli eccessivi impegni di tutti i giorni. Mancanza di sonno è sicuramente implicata in tale disagio in quanto sono necessarie per la maggior parte della popolazione almeno otto ore di sonno a notte per mantenere pienamente le proprie facoltà mentali. L’inattività fisica può portare a cali di memoria e di concentrazione poiché l’esercizio fisico aumenta la qualità di ossigeno nel sangue. Ovviamente viene chiamata in causa anche l’alimentazione: in caso di dieta ristretta, infatti, l’organismo può diventare carente di nutrienti che se non vengono reintegrati causano inevitabilmente stanchezza mentale.

 

Per combattere la stanchezza mentale e ritrovare quell’equilibrio che favorisce la buona concentrazione e la memoria oltre a concedersi i giusti periodi di riposo e sonno, andrà seguita un’alimentazione sana ed equilibrata e praticata regolarmente un’attività fisica.

Un aiuto può essere dato da l’assunzione di integratori alimentari da basi di nutrienti specifici come la fosfoserina, l’arginina, la carnitina, e l’acido folico.

  • La fosfoserina è una molecola fondamentale per diversi processi cerebrali. Le vengono attribuite proprietà come miglioramento delle capacità mnemoniche, prevenzione e trattamento di disturbi come deficit cognitivo, declino neuro-cognitivo legato all’età, difficoltà di concentrazione ed attenzione, stress cronico.
  • L’arginina è una molecola indispensabile per numerose funzioni metaboliche. Tra le proprietà ci sono la attività vasodilatatoria. E’ inoltre un detossinante importante sopratutto negli sportivi. Migliora notevolmente la plasticità delle sinapsi neuronali.
  • La carnitina è importante per il metabolismo energetico a livello cerebrale .
  • L’acido folico è una vitamina che contrasta disturbi cognitivi migliorando la memoria a breve e a lungo termine sia in anziani che non.

 

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