Rinascere in Primavera

Depurarsi dagli eccessi dell’inverno e perdere peso. Torna la primavera, primo cambio di stagione e mente e corpo chiedono di sentirsi meglio e proteggere l’organismo in modo equilibrato

a cura di Stefania Antonetti

“Fai che il cibo sia la tua medicina”, diceva il famoso medico greco Ippocrate nel lontano V secolo a. C.. E la scienza conferma: quello che mangiamo può davvero aiutarci a combattere e a prevenire tanti disturbi. Perdere peso equivale così a sentirsi meglio e a proteggere l’organismo. Con l’arrivo della primavera con le sue belle giornate, la parola chiave, quasi ossessiva diventa: “dieta”, “dimagrimento”. Dopo gli stress della stagione invernale, il corpo ha bisogno dunque di rimettersi a nuovo, di fare “pulizia”. Uno stile di vita sedentario, con un’alimentazione ricca di grassi e proteine ma povera di vegetali, possono aver regalato un addome troppo sporgente, i cuscinetti che fanno mostra di sé e pelle più rilassata e poco tonica.

“Niente panico” affermano dietologi e nutrizionisti: “non è il caso di farsi prendere dallo sconforto limitandosi”, ma “nemmeno inventarsi regimi drastici che sfiorano il digiuno totale, mettendo così a rischio la salute”. Essenziale compagno di viaggio del dimagrimento è sicuramente lo sport. Un’oretta di attività fisica tutti i pomeriggi diventa un vero toccasana. Soprattutto per attenuare la fame. Lo sport esercita infatti un lieve effetto anoressizzante perché stimola la produzione di sostanze, le endorfine, che regalano una sensazione di appagamento e di benessere. Le nuove piramidi alimentari hanno di fatto come base l’acqua e l’attività fisica. Svolgere sport regolarmente è indispensabile a ogni età a meno che non ci siano patologie che lo impediscano.

Acqua e sport sono quindi punti cardini per dimagrire. Mentre scegliere e fare una dieta diventa più tortuoso. Nell’immaginario collettivo la sola parola “dieta” evoca l’idea di una rinuncia alle gioia della tavola. Diventa sinonimo di fatica e sacrificio necessari a conquistare l’agognata taglia per poi tornare al solito stile di vita. Concetto oggi superato tra nutrizionisti e dietologi, che cercano di sostituire questa idea con la possibilità di affrontare tutto l’anno in leggerezza, mangiando “diverso” ogni giorno e adottando stili di vita più attivi, lontani da stress e preoccupazione. E nell’universo dieta, spicca la nostra “Dieta Mediterranea” considerata Patrimonio dell’Umanità.

Questo vuol dire riportare sulle nostre tavole la tradizione, preferendo il consumo dei cereali, della frutta e della verdura, dei semi e dell’olio di oliva. Limitare le carni rosse, privilegiando quelle bianche, il pesce e i legumi ma anche le uova e i latticini. La “Dieta Mediterranea” pare essere infatti il miglior regime alimentare a cui ispirarsi. Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato come sia associata alla riduzione dell’incidenza di molte malattie, soprattutto cardiovascolari.

La comunità scientifica spiega inoltre che: “una corretta alimentazione svolge un ruolo centrale nell’aiutare la funzionalità dei principali organi come fegato e reni”. Chiarisce anche: “che per disintossicarsi è necessario abbandonare gli alimenti ricchi di lipidi e di zuccheri (carni grasse e salumi, fritture, dolci e snack industriali) e affidarsi alla natura scegliendo frutta e verdure fresche, cereali integrali, legumi, noci e semi”. Nel corso del tempo sono nati regimi alimentari specifici per aiutare, prevenire e combattere i più svariati sintomi. Sono state studiate diete per chi ha il colesterolo alto; per chi soffre di ipertensione; in caso di osteoporosi; per chi si sente sempre stanco; per combattere la stitichezza; contro la ritenzione idrica; per evitare i calcoli renali; per vincere il mal di stomaco; se la pancia è sempre gonfia e per chi soffre di diabete.

Diete diverse, sistemi calorici personalizzati comunque legati da un unico comune denominatore: perdere peso. “È importante abbandonare però l’idea di non mangiare abbastanza durante il giorno – sottolineano gli specialisti. È un errore corrente e paradossale. Perché, ci si “tiene” tutto il giorno, e poi, la sera, ci si sente autorizzati a compensare mangiando spesso molto di più di quanto ci si è negati durante la giornata”. Capitolo questo, annoverato tra i consigli pratici che si traducono nel non stare appunto troppo a digiuno, mangiare e masticare lentamente, fare sempre una buona colazione, controllare le quantità consumate anche nei pasti fuori casa, diversificare il più possibile le scelte alimentari, abituandosi così a mangiare un po’ di tutto e bere acqua.

 

La Dieta pescetariana

Il segreto per un cuore in salute? La dieta pescetariana. Due su tre infarti potrebbero essere evitati consumando soprattutto alimenti di origine vegetale e preferendo le proteine del pesce a quelle della carne. È questo, il messaggio che emerge da un’analisi pubblicata sull’European Heart Journal – Quality of Care & Clinical.


La fame emotiva: quando il cibo consola l’anima

La fame emotiva non ha a che fare con il bisogno fisico di nutrirsi, ma con l’uso del cibo come rifugio da emozioni negative. Tristezza, ansia, stress, noia: sono solo alcuni dei motivi che possono scatenare l’impulso a mangiare anche se non si ha fame.

Come riconoscerla? Ecco alcuni segnali:

  • Fame improvvisa e urgente per cibi specifici, spesso poco salutari.
  • Mancanza di consapevolezza mentre si mangia, con il pilota automatico che prende il controllo.
  • Senso di colpa e vergogna dopo aver ceduto alla tentazione.

Cosa fare?

  • Imparare a riconoscere le emozioni che ci spingono a mangiare.
  • Trovare alternative sane per gestire lo stress, come attività fisica, yoga o meditazione.
  • Mangiare con consapevolezza, prestando attenzione al gusto e al senso di sazietà.

Se la fame emotiva diventa un problema serio, è importante chiedere aiuto a un professionista. Non sei solo! La fame emotiva è un problema comune che può essere superato con il giusto supporto.