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Fastidiosa, dolorosa, persistente: la pancia gonfia è un disturbo molto comune e può incidere negativamente sulle nostre attività quotidiane.
Si presenta con una prominenza della pancia e del basso ventre, accompagnata da una tensione addominale eccessiva, provocata da un accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino. In genere, è associata a flatulenza, crampi addominali, eruttazione, stipsi o diarrea. Può trattarsi di un fastidio passeggero, dovuto per esempio a cattive abitudini alimentari, ma anche essere sintomo di patologie più gravi dell’apparato digerente.
Capirne le cause diventa il primo passo fondamentale per trovare sollievo e un rimedio efficace al gonfiore addominale.
La pancia gonfia si manifesta quando la quantità di gas presente nello stomaco e nell’intestino supera i valori normali.
Il gas nel tubo digerente è causato dalla flora batterica intestinale e dall’aria ingerita e viene comunemente espulso tramite la bocca o emissione anale. Spesso però flatulenza ed eruttazione diventano disturbi fastidiosi e persistenti, sintomi di gonfiore addominale, una sensazione di pesantezza e pancia piena che si verifica in particolare in corrispondenza dei pasti.
Un altro sintomo della pancia gonfia è il dolore addominale più o meno forte, causato dalla pressione sugli organi circostanti, da una ipersensibilità del tratto gastro-intestinale e dalla difficoltà del gas nello spostarsi lungo l’intestino.
L’intensità dei sintomi è molto soggettiva e può variare da soggetto a soggetto, compromettendone la qualità della vita, soprattutto in caso di dolore. Tuttavia, una saltuaria presenza di eccesso di gas intestinale, spesso dovuta a un pasto troppo pesante, non deve preoccupare.
Quando, invece, i sintomi diventano sistematici e si accompagnano ad altre alterazioni intestinali come stipsi, diarrea, sangue nelle feci, perdita di peso ingiustificata, possono essere segnali di dispepsia funzionale, colon irritabile, celiachia o patologie importanti. In questi casi è importante consultare il proprio medico ed effettuare gli accertamenti necessari.
Quali sono i fattori scatenanti del gonfiore addominale? Le cause della pancia gonfia possono essere molteplici e di diversa entità.
La più comune è un’alimentazione poco equilibrata: condimenti eccessivi, bevande gassate, ma anche frutta dopo i pasti, verdure come insalata e cavoli o un consumo eccessivo di alimenti con alto contenuto di fibre. Fondamentale anche inserire correttamente nella propria dieta gli zuccheri FodMap, quali i fermentabili (carboidrati), gli oligosaccaridi (legumi), disaccaridi (latticini), monosaccaridi (frutta), polioli (dolcificanti), responsabili del gonfiore addominale. Non è necessario eliminarli dalla propria dieta, ma assumerli correttamente e nelle giuste proporzioni.
Oltre a cosa ingeriamo, la pancia gonfia può essere dovuta a come lo facciamo. Mangiare e bere troppo velocemente, in piedi o sdraiati, masticando poco, contribuisce a ingurgitare grandi quantità di aria, così come masticare chewing gum e fumare.
Il gonfiore addominale potrebbe essere dovuto anche a disturbi gastroenterici come la disbiosi intestinale, causata da uno squilibrio del microbiota dovuto a batteri come l’escherichia coli o la candida e accompagnata spesso da diarrea, meteorismo e stipsi.
Potrebbe trattarsi invece di intolleranze alimentari, come quella al lattosio, al glutine o all’istamina, o essere una conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci antibiotici, antinfiammatori e gastroprotettori.
Da non sottovalutare anche l’ansia e lo stress, capaci di alterare le funzionalità dell’intestino.
Per quanto riguarda le donne, la pancia gonfia è spesso un fattore ormonale, tipico della sindrome premestruale e della menopausa.
Per trovare sollievo dal gonfiore addominale esistono diversi rimedi naturali che permettono di ridurre la pancia gonfia.
Per prima cosa, è utile intervenire sulla propria dieta quotidiana, andando a ridurre gli alimenti che provocano eccessiva fermentazione e difficili da digerire. Ci riferiamo, per esempio, a legumi, cipolle, lattuga, cavolfiori, broccoli, cavoli, soia, cereali integrali, mele, pere, prugne e bibite gassate.
Esistono, poi, diverse piante che, se assunte come tisane dopo i pasti, possono aiutare con il problema della pancia gonfia.
Il finocchio, per esempio, stimola la motilità dell’intestino e dello stomaco, l’anice ha proprietà digestive e antimicrobiche, la melissa e la camomilla sono piante con qualità antibatteriche e antinfiammatorie, la menta è un antisettico, il cumino evita il ristagno prolungato di gas nel lume intestinale, il mirtillo ha proprietà antifermentative, mentre l’angelica cinese può aiutare in caso di gonfiore addominale dovuto alla sindrome pre-mestruale.
Molto efficace anche il carciofo: depura l’organismo, aiuta l’eliminazione dei gas e la digestione e si distingue per l’alto contenuto di vitamine e sali minerali.
Per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale, sono d’aiuto anche lo yogurt, il kefir e il latte fermentato, alimenti probiotici che agiscono sulle mucose intestinali, stimolando il sistema immunitario.
Se una semplice tisana non basta, possiamo alleviare il gonfiore addominale ricorrendo ad alcuni farmaci e integratori.
Tra i farmaci naturali troviamo il carbone vegetale, o carbone attivo, un rimedio erboristico in grado di assorbire i gas intestinali in eccesso. Si ottiene attraverso la combustione priva di fiamma di legno di betulla, pioppo o salice, seguita da una macerazione in acqua fredda, ed è efficace in caso di pancia gonfia, meteorismo, flatulenza e diarrea. Può essere assunto comodamente sotto forma di compresse, polvere, capsule o tavolette, preferibilmente lontano dai pasti e non in concomitanza con i farmaci per via orale perché la sua azione potrebbe contrastare l’assorbimento dei nutrienti e dei principi attivi.
Efficaci anche gli integratori alimentari a base di estratti naturali di camomilla, anice, cumino, finocchio, mirto, melissa e menta piperita e le fibre alimentari che aiutano la motilità intestinale e sono indicate anche per il trattamento della stipsi. Si possono trovare come bustine solubili, compresse o capsule.
Per combattere il gonfiore intestinale, soprattutto in caso di disbiosi intestinale, è utile optare per fermenti lattici e probiotici per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale. Si possono trovare anche in preparazioni combinate con estratti di melissa, cardo mariano, finocchio, carciofo, foglie di menta ed enzimi digestivi, in bustine solubili o orosolubili, flaconcini o compresse.